Campionato Mondiale 29er in Inghilterra. Relazione dell’equipaggio dell’Avas Avogadri Piccinelli

Campionato mondiale 29er
Inghilterra, Weymouth 21/07 – 29/07/2006
Relazione dell’equipaggio dell’Avas Avogadri Piccinelli

Numero partecipanti: 105



Partecipanti:
?ITA 791 Gabriele AVOGADRI, Nicolas PICCINELLI; Circolo Velico AVAS Lovere
?ITA 794 Sergio PUCCIANO, Marco PUCCIANO; Circolo Velico Loano

Accompagnatori:
? Tristano VACONDIO, Circolo Fraglia Vela Riva, Tecnico Federale 29er
? PierLuigi  SALVI, Segretario classi 49er ? 29er (part-time)
? Antonio-BONANNI, Circolo Velico Loano


Mercoledì 19 luglio, ore 08.00:
barca e carrello pronti,
attrezzature varie pronte,
auto pronta.
Puntualissimo, alle 08.15 si presenta il nostro accompagnatore Tristano, con il quale facciamo la prima conoscenza.

Ore 08.30, via! Direzione Weymouth, Inghilterra.




A Milano, come da appuntamento, si uniscono a noi Sergio e Marco, amici ed avversari, ed Antonio.
Vogliamo da subito spendere due note di merito per i nostri simpatici, gloriosi,  accompagnatori “autisti”:
Antonio, vincitore della 24 ORE LE MANS; “autista” impeccabile !!!
Tristano, velista ed istruttore eccelso, a livello olimpionico !!!

Nel corso del viaggio ci siamo subito accorti delle notevoli qualità tecniche ed umane dei nostri accompagnatori, dai quali molto abbiamo imparato, ma sicuramente non a sufficienza perchè molto hanno ancora da insegnarci.

Chiasso, Lugano, Bellinzona, Lucerna, Basilea, Mulhouse, Nancy, Reims, St. Quentin, Calais, Weymouth

Giovedì 20 ore 17.00 circa, finalmente siamo arrivati: stanchi, curiosi e timorosi  di confrontarci con i migliori, ma felici, felici d’esserci!


Prima giornata.
Dopo aver disarmato la barca ci siamo presentati per la stazza.
Tutto ok; la barca era in regola.
Rispetto alla stazza fatta in Spagna al campionato Europeo di Denia, le fasi di stazzatura sono state più rigorose e fiscali; oltre a quanto di prassi hanno verificato anche le lamelle, la forma della deriva e del timone.
Con nostra gioia e stupore abbiamo notato che il peso della barca era calato di 1 kg.;
probabilmente lo stress del viaggio ha influito anche sullo scafo.
Dopo aver armato, siamo usciti in allenamento con l’equipaggio di Loano trovando condizioni simili a quelle del nostro lago: nella baia in cui avremmo dovuto regatare c’era vento abbastanza forte ed onda bassa.


Seconda giornata.
Dopo aver ricontrollato con calma tutta la barca siamo usciti in mare per partecipare alla practice race.
Abbiamo regatato con le vele d’allenamento provando per la prima volta l’esperienza delle batterie.
Dopo aver capito in quale campo avremmo dovuto regatare, abbiamo provato da subito a mettere in pratica quanto appreso in Spagna.
Dopo una prova siamo rientrati a terra per non sprecare energie che ci sarebbero potute servire i giorni seguenti.
Alla fine abbiamo fatto un 15? posto, ma abbiamo anche capito quanta esperienza dobbiamo fare.


Terza giornata, primo giorno di qualifiche.
Poca aria nella baia: l’abbiamo sfruttata al meglio provando regolazioni e tecniche utilizzate dagli equipaggi più forti.
Un 15? e un 16? posto di batteria.


Quarta giornata, secondo giorno di qualifiche.
Cominciamo a vedere ed a capire contro chi avremmo dovuto regatare quel giorno.
C’erano tre equipaggi forti ed i Loano.
Abbiamo regatato con poco vento classificandoci sempre tra gli ultimi di batteria.
Commettevamo errori tattici che ad ogni prova ci facevano perdere quanto di buono avevamo guadagnato in partenza.
? stata una giornata scoraggiante!!!!!!
Due 22? posti e nell’ultima prova un (dnf)!!!!!
Non navigando di lasco come dovevamo e come sappiamo, oltre che all’improvviso calo netto del vento, non abbiamo terminato l’ultima prova in tempo utile.
Alla fine della giornata, quando proprio eravamo distrutti e demoralizzati, ecco che Tristano, con la sua esperienza e le sue spiccate doti psico-tecniche-tattiche ci è venuto in soccorso.
Con lui abbiamo ragionato, abbiamo cercato di capire quali erano i nostri errori, con la ferrea voglia di imparare e migliorarci.
Alla fine Tristano ci ha anche ricordato che da soli sei mesi navighiamo in coppia su questa barca e pertanto la nostra esperienza è molto limitata, specialmente in campo internazionale.
Giornate come queste servono per imparare, per imparare, e per imparare ancora.
E noi vogliamo imparare.
Grazie Tristano.


Quinta giornata, ultimo giorno di qualifiche.
Abbiamo regatato fuori dalla baia trovando condizioni di poco vento, ma stabile e onda un po’ più alta che nella baia.
Abbiamo regatato bene, provando a fare quanto  ci aveva spiegato Tristano.
Le partenze erano sempre ottime ed in una prova alla prima boa eravamo sesti;  poi purtroppo sbagliando i bordi di lasco ci siamo fatti recuperare classificandoci tredicesimi.
? stata una giornata che ci ha fatto sperare un po’ di più.

Alla fine dei tre giorni di qualifica ci siamo classificati nella bronze fleet al 25? posto, a trenta punti dal primo. (40 equipaggi)


Sesta giornata, primo giorno di regata.
Vento medio.
Prima prova non molto bella, 20? posto con l’attenuante che un equipaggio canadese, mure a sinistra, ci ha obbligato ad un giro di boa disastroso.
Nelle altre prove abbiamo regatato bene, scegliendo bordi dove c’era il buono e dove c’era più aria; abbiamo fatto altre 3 prove che ci hanno portato un 1?, un 2? e un 9? posto.
A fine giornata eravamo al 5? posto della bronze fleet.
Stavamo cominciando a capire la tattica o almeno lo pensavamo.


Settima giornata, secondo giorno di regata.
Vento sostenuto.
Abbiamo fatto 4 prove classificandoci sempre a metà classifica,
Non siamo riusciti a raggiungere le performances del giorno precedente.
I problemi erano principalmente due:
? il vento continuava a saltare ed a girare confondendoci continuamente le idee sul bordo da prendere
? non riuscivamo ad orzare quanto gli altri a parità di velocità.

Terminata la regata abbiamo chiesto al campione mondiale in carica di visionare la nostra barca chiedendogli se ci poteva spiegare il perchè del nostro problema.
Con molta disponibilità ci ha spiegato che i problemi potevano essere due:
? archetto troppo lungo
? albero troppo vecchio

Verificata la lunghezza dell’archetto e constatato che era lungo quanto il suo, abbiamo deciso di verificare il comportamento del nostro albero in rapporto ad un albero nuovo non appena saremmo rientrati in Italia.


Ottava giornata, terzo ed ultimo giorno di regata.
Vento forte, oltre i 25 nodi.
Abbiamo fatto due prove riscontrando sempre lo stesso problema del giorno precedente.
Facevamo delle belle partenze, al fianco dei più forti i quali però, da subito viaggiavano più forte orzando più di noi.
Alla fine loro arrivavano tra i primi e noi arrivavano a metà classifica.

Terminate le prove, vista la notevole distanza che ci separa da casa, decidiamo di disarmare immediatamente, caricare la barca ed iniziare il viaggio di ritorno.
E qui i primi attori tornano i nostri accompagnatori Antonio e PierLuigi (sostituto di Tristano, rientrato in aereo), i quali si alternano alla guida in un viaggio no stop via Nizza ? Loano, per lasciare direttamente gli amici Sergio, Marco ed Antonio.


Alle 24.00 di Domenica 30 luglio siamo di nuovo di fronte al cancello AVAS, stanchi per il lungo viaggio ma felici; felici di aver partecipato, di esserci confrontati con i migliori, di aver imparato molte cose, ma soprattutto coscienti che molte, e molte ancora ne dobbiamo imparare.
Vogliamo esprimere un particolare ringraziamento a Tristano, per l’esserci stato vicino nei momenti più difficili, con tutti i suoi suggerimenti ed i rimproveri che mai come ora condividiamo.
A tal proposito saremmo molto lieti ed onorati di poter essere seguiti direttamente da lui e pertanto lo invitiamo presso il ns Circolo Velico: sarà sempre il benvenuto ogni qual volta vorrà organizzare un allenamento Federale 29er o vorrà passare qualche bella giornata al seguito di noi apprendisti.

Gli impegni scolastici sono ormai prossimi e quindi è giunto il momento di dare spazio anche a loro.
In relazione all’esperienza vissuta a Weymouth, ci siamo resi oltremodo conto di quanto sia importante il saper parlare inglese; di conseguenza sarà il nostro impegno per presentarci sui prossimi campi internazionali con la miglior capacità del saper essere indipendenti,  esprimendoci correttamente anche al di fuori della nostra Italia.

Vogliamo inviare anche un messaggio ai nostri coetanei e non solo:
la nostra bella esperienza di oggi può essere la vostra domani, pertanto dedicatevi alla vela con passione in quanto sport formativo a 360? per la vita; quindi: vela, vela, vela, ed ancora vela.

Infine, porgiamo un semplice ma doveroso ringraziamento a tutti coloro, persone o Enti, che ci hanno permesso di partecipare a questo prestigioso avvenimento in Inghilterra, oltre che all’Europeo di Denia (Spagna):
– Max, che ci ha insegnato i rudimenti della vela nel campo agonistico e sempre ci supporta e stimola.
– Bruno che ci ha insegnato l’abc della vela nella squadra optimist.
– I nostri genitori che ci hanno dato l’opportunità e la possibilità di esserci e non solo.
– La FIV per la messa a disposizione della barca.
– L’armatore per il notevole supporto finanziario e organizzativo
– Tutti coloro che ci hanno supportato ed aiutato in qualsiasi modo e/o forma.

Da ultimo esprimiamo i nostri complimenti agli amici e rivali di Loano, Sergio e Marco, per il bellissimo risultato finale ottenuto, oltre che per i risultati delle migliori prove; equipaggio per noi ancor oggi di riferimento.

Un arrivederci sui prossimi campi di regata per migliori ed avvincenti sfide, che ovviamente cominceranno ad essere a nostro favore!!!

NICOLAS E GABRIELE


Ecco alcune foto da Weymouth: