Con grande felicità ti racconto di questo campionato appena concluso che ci ha visto vincere il titolo di Campioni d’Italia 2006.
La trasferta è stata lunga ed impegnativa, 1200 km di autostrada, 10 prove e condizioni di vento e corrente variabili.
Mercoledì 27, appena terminata la scuola, siamo partiti alla volta di Porto S.Giorgio poco a sud di Civitanova Marche; a bordo 4 equipaggi: Gabri e Nicholas, Mauro e Adriano, Giulia e Alessandra e noi.
Con una breve pausa a Cesenatico per recuperare la barca federale assegnata a Giulia e Alessandra siamo arrivati nelle Marche a notte fonda.
Giovedì in mattinata abbiamo scaricato e messo a punto la barca. Poi siamo usciti in mare con 15 nodi di vendo e onda moderata, davvero divertente.
Venerdì abbiamo incominciato a regatare: vento leggero (4-6 nodi) e corrente 30 gradi a sinistra dall’asse del vento, accentuata in boa di bolina a causa di 2 secche.
Nicolò ed io decidiamo di sfruttare la corrente piuttosto del leggero “girasole” e veniamo ripagati: due prove due primi. Nella prima prova protestiamo l’equipaggio di Loano per la regola 18 (acqua in boa) e vinciamo la protesta, loro sono DSQ (avevano fatto due secondi) e li distacchiamo ulteriormente.
Sabato: vento di scirocco moderato (8 nodi) e leggera corrente in asse con il vento, la flotta è più compatta e siamo costanti sulle 4 prove con tre secondi e un terzo posto mentre i nostri avversari alternano prove buone a prove meno buone. Siamo primi in generale con 5 punti sull’equipaggio di Loano.
Domenica: scirocco teso (10-12 nodi) e corrente di marea 40 gradi a sinistra dalla direzione del vento. Svolgiamo le ultime 4 prove. Nella prima prova, a pochi secondi dalla partenza, per un errore di un equipaggio dell’ANS, veniamo spinti fuori e vediamo la X salire. Dobbiamo girare attorno agli estremi e partiamo con un grosso svantaggio: chiudiamo solo sesti.
Mandato giù il nervoso e accettato le scuse peraltro molto sportive, vinciamo le ultime tre prove con un buon margine e ci aggiudichiamo il campionato con 4 punti di vantaggio.
Abbiamo ancora una volta constatato che, sia con poco che con tanto vento, più che la velocità della barca o il peso dell’ equipaggio pagano le scelte tattiche e la costanza dei risultati sulle 10 prove.
Capire la corrente e regatare di conseguenza è stata la vera mossa vincente (come spesso capita in Adriatico).
Siamo contenti del titolo e orgogliosi di averlo portato all’AVAS, è la prova del buon lavoro svolto dagli equipaggi a Lovere e dell’impegno tuo (ndr. Max) e di Cesco per spingere questa classe.
Bisogna comunque lavorare ancora tanto e tanto per affrontare le regate europee perchè siamo ben lontani dal padroneggiare questo tipo di barca.
Chiudiamo ringraziando ancora una volta i nostri genitori Deny e Anna che ci hanno comprato la barca e motivato nei momenti di difficoltà, sono il nostro sponsor e tifoseria.
Nicolò e Bruno Rossi ITA-695