Raduno Federale a Farra d’Alpago – Report dell’equipaggio 29er Avogadri-Piccinelli

Il 24 sera siamo arrivati e da subito ci è stato presentato l’organizzatore del raduno Valerio Milesi il quale assieme ad altri tecnici ci avrebbe poi accompagnato ai mondiali ISAF.
Il giorno seguente, come da programma siamo andati a fare una leggera colazione alle 8,15 per poi andare verso le 9,00 in palestra a svolgere una seduta di risveglio muscolare tenuta dal preparatore tecnico Claudio Scotton il quale ci avrebbe poi insegnato la routine di lavoro che avremmo dovuto svolgere in Canada.

Verso le 11,30 siamo poi andati in aula a parlare della regola 18 estendendola a vari casi che si sarebbero potuti incontrare in regate internazionali con le nostre barche. Finita la teoria, un pranzo leggero per poi andare al circolo, armare le barche ed uscire in acqua per le 15,00. Appena usciti,  abbiamo svolto il solito riscaldamento durante la prima risalita e virate ogni 30 secondi nella seconda. Dopo di che abbiamo aspettato Giulia che si unisse a noi per proseguire l’allenamento assieme. Abbiamo fatto assieme una risalita facendo virate come nel riscaldamento e strambate ogni 30 secondi. Infine ci siamo uniti ai 420 per fare una partenza con loro, svolgere assieme una regatina e poi rientrare a terra. Alla fine della giornata, prima di andare a cena abbiamo svolto una mezz’oretta col lavoro di defaticamento e alle 10,00 tutti a nanna.

La seconda giornata si è svolta più o meno come quella precedente. Colazione alle 8,15, lavoro in palestra, riunione verso le 11,00, pranzo e per le 14,00 tutti al circolo. L’uscita era prevista per le 15,00. una volta che i due equipaggi 29er erano in acqua, abbiamo fatto una risalita di riscaldamento da soli ed una assieme facendo la partenza a coniglio. Dopo di che ci siamo uniti ai 420 per fare una partenza ed una regata. Alla fine della regata ci siamo avvicinati al circolo ed abbiamo ammainato randa in acqua di modo da prepararci ad un eventuale rientro difficile che si sarebbe potuto presentare in Canada. ? un modo per essere pronti ad ogni cosa rimanendo autonomi. Rientrati in albergo, ci siamo cambiati in tuta per poi andare in palestra per svolgere il lavoro di defaticamento. La sera verso le 20,00 cena e alle 9,30 in aula per parlare del programma che ci sarà in Canada. Per le 10,15 tutti a dormire.

Il terzo giorno comincia con una piovuta mattutina che però è andata via al momento del risveglio muscolare mattutino il cui orario era passato dalle 9,00 dopo colazione alle 7,30 appena svegliati prima di fare colazione. Questo è un modo per abituarci al programma che si sarebbe attuato una volta in Canada. Dopo una mezz’oretta che comprendeva una corsetta ed esercizi di allungamento, tutti a fare colazione. Finita la colazione, subito tutti al circolo per sistemare le barche e parlare un po’ delle nostre abitudini prima di una regata. Verso mezzogiorno tutti a pranzo. Verso le 14,00 ha ricominciato a piovere quindi non c’è stata nessuna uscita in barca. Dopo di che siamo tornati in albergo per riposare un po’. Alle 16,00 siamo poi tornati in palestra. Il lavoro in palestra questo giorno è stato meno stancante. All’inizio abbiamo cominciato a fare il solito riscaldamento di 8 minuti di corsa più 7 di routine di riscaldamento. Dopo di che abbiamo fatto un percorso a ostacoli e, alla fine di questo abbiamo giocato a palla avvelenata dove tutti si sono divertiti ad eliminare l’allenatore che spesso faceva regole a sua favore. Verso le 17,00 siamo poi tornati in albergo per farci una doccia e cambiarci. Alle 19.00 siamo andati in aula per leggere e toccare i punti più importanti del bando di regata che siccome è scritto in inglese molti ragazzi tra cui noi, non riusciamo a capire. Alla fine della riunione verso le 20,00 abbiamo cenato e poi siamo tornati in albergo a riposare.

Il quarto giorno abbiamo cominciato alle 7,30 con la solita routine di risveglio muscolare con tecnico delle tavole Filippo Maretti che, oltre ai soliti esercizi che pian pianino cominciavano ad essere monotoni, ne ha aggiunti altri più divertenti. Per le 8,00 siamo andati a fare colazione e dopo in albergo a riposare un’oretta prima di andare al circolo a sistemare le barche prima dell’uscita pomeridiana. Alle 10,00 tutti a sistemare le barche. Dopo aver parlato un po’ con Beppe e Valerio del mondiale che andremo a fare, verso le 12,00 siamo andati in albergo a pranzare. Dopo il pranzo, un’ora di riposo e poi tutti al circolo. Il tempo non era dei migliori ed il vento stentava ad entrare. Alla fine però, per le 15,00 siamo usciti. Il vento è andato sempre calando, ce n’era poco a raffiche sparse. Siamo stati fuori un’ora girando un po’ in giro ma senza fare niente. Per le 17,00 siamo poi tornati in albergo. Alle 18,30 siamo andati in aula per una riunione dove si parlava del regolamento di regata specificandone alcuni punti. Alle 20,00 come ogni sera, cena e poi tutti a nanna o come altri ragazzi in giro per il paese a festeggiare l’ultimo giorno di raduno.

Il giorno seguente sveglia alle 7,30, riscaldamento mattutino composto dalla solita routine giornaliera e verso le 8,00 colazione.
Dopo di che tutti a preparare le borse per lasciare libero l’albergo. Infine, per l’ultima volta tutti al circolo e, siccome il tempo non era dei migliori e, in assenza di aria, abbiamo deciso di disarmare le barche per tornare a casa. Dopo aver caricato tutto, verso le 11,30 e dopo un lungo saluto a tutti i ragazzi del raduno, alcuni che rivedremo in aeroporto, altri che, invece non partecipano al mondiale, rivedremo solo sui campi di regata del circuito nazionale come il C.I.C.O. sul lago di Como. Alla fine siamo partiti direzione Malcesine dove abbiamo lasciato le barche per partecipare al raduno tenuto dal tecnico Giuseppe Devoti.

.:: Programma seguito al raduno (File PDF) ::.