Venerdì 5, sabato 6 e domenica 7 ottobre [non] si è svolto a Grado quello che in teoria doveva essere il campionato femminile 420 ma che in realtà si è rivelato un fallimento velico.
La nostra trasferta è cominciata giovedì pomeriggio subito dopo la scuola, quando siamo partiti per Grado. Eravamo tre equipaggi: Maria e Melania, Alessandra e Giulia, Carolina e Valentina di Bellano che si sono unite a noi per questa trasferta, più Bruno e Davide.
Dopo quasi cinque ore siamo arrivati a Grado, quindi abbiamo scaricato le barche, ci siamo sistemati in albergo e dopo una buona pizza siamo andati a dormire.
Venerdì a metà mattina ci siamo recati al circolo, dove c’erano i 32 equipaggi iscritti. La giornata si era prospettata già dal mattino serena, calda e poco ventosa, infatti la partenza doveva essere a mezzogiorno, ma non è stato dato “barche in acqua” fino a mezzogiorno passato nella speranza che il vento, al momento quasi nullo, aumentasse. Dopo una decina di minuti di traino siamo arrivati nelle vicinanze della barca giuria, dove ci siamo tenuti per tutto il pomeriggio senza concludere nulla, visto che il vento non è mai arrivato ai 3 m/s necessari per poter dare il via alle prove, ma si è sempre tenuto intorno ai 1,5 m/s. Alle 16 passate finalmente è stato dato il segnale “barche a terra”. Questo ha suscitato parecchia gioia dal momento che era palese la stabile assenza di vento ed eravamo stanchi di star fermi in un mare liscio come l’olio. Tornati a terra, dopo aver sistemato le barche, un po’ delusi per non aver fatto neanche una prova, ci siamo consolati con un giro per le vie e i negozi del paese.
Sabato mattina le condizioni meteo erano notevolmente diverse, per non dire opposte: nuvoloso, freddo e bora leggera che si è alzata nel corso della mattinata. La partenza, prevista per le 10.00, è stata rimandata perchè la giuria voleva assicurarsi che il vento, al momento sui 10 m/s, non rafforzasse troppo. Verso le 11.00 siamo scesi in acqua ma poco dopo, a dispetto di quanto previsto, il vento è salito fino ad arrivare a 35 nodi. Fra le 11.00 e le 13.00 è successo un po’ di tutto tranne quello che doveva accadere, ovvero la regata. Infatti qualcuno è riuscito a tornare a terra incolume, o a vela o al traino, mentre altri hanno scuffiato finendo in alcuni casi nella secca ( imprevisto che in due casi ha comportato la rottura dell’albero), in altri casi spinti via da vento e corrente. Tornati a terra, dopo una doccia calda e una tazza di tè, fin verso le 16.00 siamo stati pronti a uscire di nuovo dato che ogni poco c’era un ordine diverso da parte della giuria. Alla fine è stato deciso di non rischiare e abbiamo continuato questa seconda giornata senza prove nella piscina dell’albergo.
La domenica la partenza era fissata per le 9.00, per cercare di fare quattro prove come ci si era accordati il giorno prima, in modo da tener valido il campionato. Di fatto non siamo neanche scesi in acqua poichè il vento è sempre stato superiore ai 10 m/s e c’era il rischio che si ripetesse la situazione del giorno precedente, quindi abbiamo passato la mattinata a prendere il sole e nel primo pomeriggio abbiamo disarmato e ci siamo preparati a tornare a casa.
Questa trasferta, con zero prove effettuate su nove, è stata una vera delusione per tutti, ma comunque ci siamo divertiti?speriamo in meglio per le prossime regate?
Giulia ITA-51684