Riassunto Regata Hyeres da un nostro socio

Domenica è il primo giorno di regata e splende uno splendido sole, purtroppo con l’arrivo del sole sparisce il vento e questa situazione perdurerà per tutta la settimana successiva; dopo un paio d’ore di attesa sotto bandiera AP viene dato inizio alla procedure di partenza della prima regata per noi disastrosa, siamo contratti e tesissimi, sentiamo una grandissima pressione e non riusciamo ad azzeccare nemmeno le scelte più elementari, finiamo ultimi e sconsolati; il giorno dopo la nostra voglia di rivincita è tanta, sappiamo di poter fare molto meglio ed infatti, dopo le solite 2/3 ore di attesa in porto in attesa del vento facciamo una buona regata concludendo in quarta posizione, subito dopo viene data un’altra partenza ma per un improvviso calo di vento  viene annullata al termine della prima boa di poppa.  Il martedì è ancora una giornata di tanto sole e poco vento, approfittiamo della solita bandiera AP issata per visitare il “villaggio” della 42th SOF in cui ci troviamo con altri circa 1000 mille velisti tra i quali campioni olimpici, campioni mondiali….; alle 15 si parte con la terza regata e il nostro trend è in ripresa, concludiamo terzi passati nell’ultimo mezzo metro dalla barca israeliana brava a sfruttare un refolo di vento dal proprio lato del  percorso, dopo una mezz’ora viene data un’altra partenza ma la regata viene annullata successivamente per un calo di vento. Mercoledì attendiamo 9 ore in banchina la chiamata per la partenza ma alle 16 viene comunicato che la nostra regata è annullata per quella giornata, ne approfittiamo per visitare i dintorni del porto e per vedere la regata della classe Star da un bar affacciato sul mare a 500 mt dal campo di regata. Giovedì è la giornata che ci lascerà con l’amaro in bocca ed un’occasione buttata al vento,  nella prima regata giriamo la prima boa di poppa in 2° posizione, facciamo un ottimo primo lato di poppa e giriamo la boa in prima posizione… e qui si consuma il fattaccio, convinti di poter incrementare il nostro vantaggio molliamo i nostri inseguitori sul lato destro del campo di regata e ci buttiamo sul lato sinistro, ci accorgiamo troppo tardi di avere fatto una scelta suicida e chiudiamo la seconda bolina in 4 posizione, l’errore ci condiziona soprattutto sul lato psicologico e con poca concentrazione perdiamo altre due posizioni nell’ultimo lato di poppa, eravamo primi è chiudiamo sesti, un colpo veramente pesante. Poco dopo viene data un’altra partenza  ed ancora sotto il contraccolpo della prova precedente partiamo male ed a metà regata siamo ultimi, fortunatamente riusciamo a ritrovare la concentrazione ed a recuperare parecchie posizione chiudendo in 4 posizione; passiamo tutta la serata a ripensare all’errore fatto, ma sicuri di poter migliorare il giorno dopo. Venerdì è l’ultima giornata della manifestazione e come tutte le precedenti il vento scarseggia, partiamo dopo un lunga attesa in banchina e concludiamo l’ultima prova in quarta posizione, guadagnando una posizione in classifica generale che ci fa concludere in 5a posizione generale.  E’ stata un’esperienza veramente coinvolgente ed interessante,  in un’atmosfera fantastica con altri mille velisti provenienti da tutto il mondo,  non capita molto spesso di poter stare alla stesso livello di leggende dalla vela, di parlare e di ricevere aiuto per sistemare la barca da un 4 volte campione del mondo della classe Star come Xavier Rohart; per quanto ci riguarda è un buon piazzamento che ci lascia ampi spazi di miglioramento, siamo contenti di aver ricevuto apprezzamenti anche da altri equipaggi per i nostri progressi (non dimentichiamo che andiamo con questa barca ed insieme da un mese e mezzo, e per il nostro prodiere Paolo era la prima regata della sua vita) ma rimane quel sapore amaro di occasione sprecata.

 

Un ringraziamento particolare va a Beppe Devoti, il coach messoci a disposizione dalla FIV; che ci ha supportato e sopportato durante tutta la manifestazione con un suoi briefing prima e dopo la regata, e che ci ha insegnato moltissimo e speriamo che possa insegnare moltro alto; sono tornato da solo due giorni ma già mi manca il suo “NON ESISTE !!! “ urlato dal gommone.