Ed una nuova alba e poi ecco il 12 ottobre! E l’armatore Federico come celebra la data? “Mi sembra che in questa data l’amico Cristoforo abbia scoperto l’America e, con questa piccola impresa, abbia spianato la strada a noi, velisti emozionati. Sicuramente tecnologia, elettronica, confort, dotazioni, non sono da paragonare a quanto avevano quegli intrepidi navigatori incoscienti ma, vi posso assicurare, che l’emozione mi assale quando penso a quello che faremo. Ho fatto e rifatto le rotte, letto e riletto tutto quanto era nelle mie possibilità, imparato cose che non avrei mai immaginato di sapere fare, ora ci siamo. L’aria che si respira qui a Las Palmas è strana, da un lato è una città marinara, tranquilla, organizzata, efficiente, dall’altro appena ti guardi in giro nella Marina, vedi gente tosta, determinata, di tutte le fogge. Nessun fronzolo, questo é quello che ti colpisce, l’essenziale e l’efficace è quello che si vede sulle imbarcazioni, oramai l’occhio é abituato a scoprire i segreti, non ce ne é più credo, quello che abbiamo é sufficiente, dobbiamo saperlo utilizzare al meglio. Organizzazione interna della Bluetangos: equipaggio definitivo sarà di 6 persone, non sette. A questo punto la sistemazione dell’equipaggio e’ fatta, assegnati gli spazi e lasciata la dinette libera come spazio vitale, leggere, mangiare, film… Abbiamo anche dei compiti di massima. Ebbene sarà una regata ma non sará una gara contro il tempo. La barca e l’attrezzatura saranno sottoposti a sforzi inauditi e noi saremo soli a doverci cavare dagli impicci. Ho constatato nelle ultime settimane che il prevedere è stata l’arma vincente. Terzarolare prima, trinchetta poi, ti levano i problemi, la barca ringrazia, si stabilizza, prende le onde con molta più sicurezza. L’oceano ci aspetta”. Evviva il Blue Tangos Two!