Ciao, come preannunciato, sabato con il dolphin ZEROUNO abbiamo fatto la centomiglia: sveglia alle 5,30, preparazioni di cibo acqua the caffe etc. e giù dalla Valsabbia fino a Bogliaco (dove abbiamo tenuto la barca in questo periodo, anzi ricordo a tutti che per due mesi la stallia in piazzetta è gratuita offerta dal circolo Gargnano). Via alla partenza, con vento 7/8 nodi da sud, su gli spi e tutta la flotta verso Riva. Arrembaggio alla boa, con lotte all’ultimo candeliere, noi interni a tutta la flotta, ci danno acqua mentre un pazzo esterno al nostro fianco sx (boa da lasciare a dx) ci grida “siamo interni noi!”, gli avrei rotto il tangone in testa.
Bel vento anche al ritorno di bolina per Acquafresca e Bogliaco, poi per Desenzano il dilemma: la flotta si divide in due, sponda veronese e sponda bresciana.
Noi per andare dove dobbiamo andare dove dobbiamo andare????
Scegliamo la rocca di Manerba sulla sponda bresciana, il vento viene di bolina, al traverso, andiamo al rallentatore….qualcuno dell’equipaggio chiede il giubbetto di salvataggio….da usare come cuscino!!!! doppiata la boa di Desenzano, cala la sera, la luna quasi piena che sorge da Torri del Benaco è uno spettacolo, arriva il vento da Salò, rinforza, partiamo di buona lena di bolina, qualche buco di vento qua e là, ma siamo in vista di Bogliaco, il vento che spira da terra si chiama SanCarlo!
Alle 11 ci illumina il faro dell’arrivo. Su la barca, stanchi, contenti, di essere arrivati, salamelle e birra, più tardi la nostra organizzazione logistica a terra (Anna e Daniela, perfette) ci informa che siamo settimi. Ancora più contenti, in equipaggio Giorgio, mitico prodiere, Francesco, tattico con sonni sempre arretrati, Giuseppe mio nipote alle scotte con Mariantonia (mia moglie) in pozzetto, ed io al timone, alternato a Francesco.
Lunedì, smontaggio della barca ed arrivo sul lago d’Iseo, siamo pronti per il Nastro azzurro di domenica.
A presto ed un saluto a tutti, Carlo Romanenghi