Il primo giorno, mentre armavamo la barca, sembrava che il tempo volgesse al paggio, difatti, ogni tanto qualche goccia di pioggia scendeva.
L’uscita era prevista per l’una, ma dopo un breaffing con la giuria, sembrava che a loro, il fatto della pioggia non interessava molto, l’importante per loro era che ci fosse aria.
Come da programma all’una barca in acqua.
Il cielo era tutto nuvoloso e sembrava non ci fosse aria, ma appena siamo arrivati davanti Torbole, il vento cambiò radicalmente, l’aria all’improvviso rinforzò e abbiamo cominciato a planare.
Questo è quello che di solito capita col Peler, il famoso vento da nord del Garda. All’inizio sembra che davanti a Riva non ci sia nulla, poi ti sposti verso Torbole e prendi il vento più bello che ci sia.
Comunque torniamo alla regata. All’una e mezza prima prova. Da subito, eravamo un po’ preoccupati per come potesse andare la regata visto che nell’ultimo mese gli allenamenti si erano ridotti drasticamente. Per fortuna abbiamo fatto un po’ di allenamenti a Riva col Peler e tutte le volte come anche durante la regata, c’erano dei salti di vento a destra che sfruttandoli bene ti portavano in boa. Il primo giro alla boa di bolina siamo arrivati quinti e alla fine della regata siamo arrivati sesti. Avevamo un buon assetto in andatura ma c’erano però dei problemi tattici sul fatto di sfruttare al meglio i salti di vento a destra che però ogni tanto diventavano dei buchi che ti impiantavano in mezzo al campo. Alla fine della giornata abbiamo fatto un sesto, un quinto e un ventiduesimo.
La seconda giornata si sperava ci facessero uscire la mattina col Peler invece, la giuria ha deciso di lasciarci la prima partenza all’una. Bene, alla fine il nord è durato a lungo e l’ora, alla fine non è arrivata forte ma solo una leggera brezzolina, aumentata poi verso le 4 che ci ha fatto annullare 2 regate partite e ce ne ha fatta terminare solo una in cui ci siamo qualificati settimi. Il risultato è stato molto soddisfacente visto che, essendo equipaggio pesante da vento forte, siamo riusciti a stare vicino ai nostri diretti rivali (Riccardo-Giacomo) del circuito nazionale che con vento leggero viaggiano molto.
Il terzo giorno, come tutti i meteo prevedevano, c’è stato brutto tempo con continui acquazzoni che fino alle 4 non ci hanno permesso di uscire, poi, la giuria pur di farci fare una regata ci ha mandati in acqua sotto la pioggia e alla fine niente regate per mancanza di vento.
Quarto ed ultimo giorno di regata, il tempo era decisamente migliorato, la giuria ci aveva messo l’entrata in acqua alle 8,30 con il tempo limite dell’ultima partenza alle 15,00 e un massimo di 4 prove invece che 3 come gli altri giorni.
Sfortunatamente il Peler non c’era e quindi per la prima prova abbiamo dovuto aspettare fino alle 12,00. Per la prima partenza l’aria era abbastanza leggera ma noi apettavamo una forte ora che sarebbe dovuta entrare grazie anche al fatto che a Trieste c’era Bora.
Dalla seconda prova in poi, l’aria è andata sempre più aumentando. L’assetto e le manovre erano molto buone tanto che in boa arrivavamo sempre tra i intorno al quinto o sesto. L’unico problema che al giro di boa ogni volta ci trovavamo davanti quei francesi incapaci di fare un jebset o che, nel tentativo di andare a coprirli, loro essendo più pesanti ci fregavano vincendo a colpi di orza oppure quando sbagliavano il jebset, noi speravamo di riuscire a passarli sotto vento e proprio in quel momento gli si gonfiava il jennaker e ci coprivano.
Comunque fino alla penultima prova, la giornata andava abbastanza bene con 3 ottavi posti e portandoci in classifica generale al quinto posto. Con l’ultima prova abbiamo fatto un undicesimo posto che ci ha fatto scalare in classifica generale all’ottavo posto.
Risultato comunque buono visto che siamo riusciti a qualificarci al primo posto degli italiani dando al secondo italiano 10 punti.
In definitiva è stata una bella esperienza, una bella regata che sicuramente ci migliorerà per le regate future.
Nicolas Piccinelli