Resoconti Outdoor Training 2012

La giornata è stata scandita da tre momenti: il primo in aula ( briefing) nel quale oltre a ricordare e ad esplicitare ai partecipanti il motivo e gli obiettivi della giornata, (condotto dal sottoscritto), sono stati dati dei contenuti di tipo tecnico, legati al mondo della vela; questo momento è stato condotto da un istruttore velico, nella persona di Mario Piccinelli coadiuvato poi ,per la parte pratica, dall’ Ammiraglio Carlo Rambaldi ; il secondo momento in acqua, esperienziale, durante il quale il gruppo si è cimentato nella  pratica e nell’arduo compito di gestire in “autonomia” un’imbarcazione e di portare a termine una prova suddivisa in compiti, cercando di mettere in pratica quelle nozioni di base date durante il primo momento; il tutto sempre sotto la supervisione degli istruttori tecnici che hanno garantito dall’inizio alla fine il massimo di sicurezza ai partecipanti; il terzo momento, (post-esperienza condotto in aula) di debriefing (condotto dal sottoscritto) in cui il gruppo  è stato  guidato a riflettere sull’esperienza fatta, attraverso un’analisi sia a livello individuale che di gruppo (attraverso lo strumento del feedback reciproco)  per astrarre dall’esperienza ciò che poteva essere utile nella propria vita personale e soprattutto lavorativa relativamente agli obiettivi.

 

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L’esperienza, come già in altre occasioni si è verificato, ha riscosso l’interesse e l’entusiasmo dei partecipanti per l’insolita proposta che esce dai canoni tradizionali della formazione d’aula, ma che, per il suo carattere outdoor, a diretto contatto con la natura e in contesti informali, si rivela un efficace e valido strumento per trasferire e far apprendere più velocemente dei contenuti. La barca a vela, come pratica sportiva, si presta inoltre come metafora forte e potente della vita organizzativa, perché in essa si possono trovare molti aspetti che vengono vissuti nel contesto organizzativo (leadership, teamworking, problem solving, comunicazione, divisione dei ruoli, dinamiche relazionali per citarne alcuni). 

 

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La giornata si è chiusa con una presa di consapevolezza delle modalità di vivere la dimensione di gruppo a livello organizzativo e di gestione dello stesso, ma non solo; per alcuni si sono aperte nuove finestre rispetto all’identità di gruppo e alle sue componenti necessarie perché possa trasformarsi in squadra “vincente”. Per dare valore aggiunto all’esperienza ed evitare che tutto finisse in un bello scambio di osservazioni e di riflessioni sui propri punti di forza e di debolezza (che peraltro fanno sempre bene!) ognuno è stato invitato a prendersi l’impegno (da verificare in fase di follow-up dopo alcuni mesi in azienda da parte del sottoscritto) di trasferire quanto appreso e ritenuto utile nel proprio contesto di lavoro.

 

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Riporto qui alcune considerazioni a caldo dell’esperienza di alcuni partecipanti ringraziandoli per i loro contributi preziosi

“Interessante l’esperienza; avevo paura all’inizio ma i compagni mi hanno dato sicurezza e così credo di avere vinto la sfida di salire su una barca”  

“Davvero emozionante e divertente; credevo di fare una figuraccia ma ho sentito l’aiuto dei colleghi e il disagio che provavo all’inizio piano piano è scemato”

“Sento di aver imparato qualcosa da questa esperienza anche se ero scettico all’inizio…: emozionante !!”

“Ho vinto la sfida con me stessa di superare la mia sedentarietà”

“Ero curiosa e mi ha dato un senso di libertà; ero timorosa inizialmente di fronte ad una situazione nuova e pericolosa ma ho sentito l’aiuto del gruppo..”  

“Pensavo di avere paura dell’acqua e dello spostamento della barca, ma quando mi sono trovato nella situazione non ho più avuto paura vincendo così un mio timore “

 

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Responsabile e Gestore del Progetto
Dott. Ettore Botti